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Babele siamo noi 4x09 - I sogni

  • Immagine del redattore: Mattia Lisa
    Mattia Lisa
  • 2 feb 2023
  • Tempo di lettura: 2 min

Messaggi dall'aldilà, premonizioni sul futuro o semplici onde elettriche che attraversano il cervello nella fase REM: i sogni affascinano da sempre gli esseri umani.



Di: Gabriele Lazzari

Strani messaggi da altri mondi, previsioni sul futuro oppure speranze e desideri. Ma anche tremendi incubi che ci svegliano di soprassalto. I sogni rappresentano tutto questo per l'umanità, che da sempre è stata affascinata dal loro significato più recondito. Ma qual è la spiegazione scientifica che si cela dietro ai sogni?


Ci sono stati vari studi sulla loro natura. In generale, il sogno è un fenomeno psichico legato al sonno, in particolare alla fase REM, caratterizzato dalla percezione di immagini e suoni riconosciuti come apparentemente reali. Non esiste però una definizione biologica universalmente accettata dei sogni, nonostante l'elettroencefalogramma rilevi un'attività cerebrale paragonabile a quella della veglia.


L'essere umano in media sogna complessivamente per sei anni durante la sua vita, circa due ore per ogni notte. I sogni che siamo in grado di ricordare ma che non avvengono durante la fase REM sono però solitamente molto banali.


I primi riferimenti ai sogni

La prima testimonianza scritta di un sogno è nell’Epopea di Gilgamesh, del 2000 a.C., nel quale il protagonista sogna di lottare con un rivale che poi adotterà come un fratello. Raccontando alla madre di questo sogni, lei li userà per profetizzare il futuro del figlio.


Nella Bibbia, inoltre, Dio comunica molto spesso con gli uomini attraverso i loro sogni.

Lo stesso vale anche per gli dei greci in opere come l’Iliade o l’Odissea, dove i sogni sono descritti come messaggi dall’al di là in grado di permettere agli uomini di scoprire il proprio destino.


I sogni come mezzo narrativo

Per molti secoli i sogni sono stati in gran parte associati a messaggi da entità divine oppure a strumenti per comprendere il futuro. Pertanto, essi hanno assunto un potente ruolo narrativo in molti racconti, dalla letteratura al grande e piccolo schermo.


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Nel romanzo Alice in Wonderland, scritto da Lewis Carroll nel 1865, la protagonista cade attraverso la tana di coniglio in un mondo fantastico, popolato da strane creature antropomorfe. L’intera storia di fatto è un sogno che fa Alice, ma che sente come molto realistico. Attraverso questo espediente, il racconto riesce a giocare con la logica e narrare una storia divertente e leggera ma che è anche una profonda critica alla società vittoriana.


Per quanto riguarda la cinematografia, invece, i sogni sono stati utilizzati per creare mondi completamente nuovi. L'esempio più lampante è Inception (2010), scritto e diretto da Christopher Nolan. In uno dei suoi film più famosi, DiCaprio interpreta il protagonista Dom Cobb, che possiede una qualifica speciale: è in grado di inserirsi nei sogni altrui, a vari livelli di “profondità”, per prelevare i segreti nascosti nel più profondo del subconscio. Viene però contattato da Mr. Saito, un potentissimo industriale giapponese, per una missione unica nel suo genere. Dovrà infatti impiantare un nuovo ricordo nella mente della inconsapevole vittima, proprio attraverso un sogno.






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