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Il cinema dalla A alla Z: A Beautiful mind

  • Immagine del redattore: Mattia Lisa
    Mattia Lisa
  • 22 mag 2022
  • Tempo di lettura: 3 min

Aggiornamento: 30 mag 2022

Per il primo appuntamento con la nuova rubrica cinematografica parleremo di A Beautiful mind, che abbiamo già trattato nella primissima puntata di Babele Siamo Noi.


A beautiful mind Babele
Credits: MyMovies


DI: Sara Cantaluppi


Il film "A beautiful mind" parla del matematico John Nash, interpretato da Russell Crowe. Siamo nel 1947 e Nash viene accettato all'Università di Princeton. Il ragazzo fa molta fatica a farsi degli amici, e l'unico con cui riesce ad instaurare un rapporto è Charles, il suo compagno di stanza. In ogni caso John è un bravissimo studente e alla fine del percorso presenta una tesi di dottorato in sole 27 pagine. Queste trattano della "teoria dei giochi", ovvero una disciplina che studia i modelli di interazione strategica tra agenti razionali. Durante la guerra fredda e grazie alle sue idee, Nash viene contattato dal Pentagono per decrittare alcuni numeri in arrivo dalla Russia. Osservandoli, scopre che questi non sono altro che coordinate di passaggio di spie russe verso città americane. Successivamente gli sarà affidato il compito di analizzare le inserzioni giornalistiche, in quanto i russi le usavano per comunicare tra di loro.


Contemporaneamente John conosce Alicia, con la quale successivamente si sposerà. Dopo tanti anni, Nash incontra nuovamente il suo compagno di stanza Charles, che ora ha anche una nipotina. Purtroppo nel medesimo periodo Alicia si rende conto che il marito è fortemente malato e, infatti, verrà prelevato per essere inserito in un ospedale psichiatrico. Il Dottor Rosen, a cui Nash è affidato, si accorge immediatamente che Charles è il frutto di un'allucinazione. Facendo un controllo incrociato, infatti, il medico scopre che John non ha mai avuto un compagno di stanza a Princeton. Anche colui che aveva assoldato per la famosa missione di decifrazione dei codici russi è, in realtà, un'allucinazione. John si rende quindi conto di aver vissuto nella menzogna e che tutto è frutto di una cospirazione data dalla schizofrenia.



Pensando di essere finalmente uscito dalla malattia, dopo diversi mesi John decide di smettere di prendere gli psicofarmaci. Purtroppo però ricade nel baratro e ricomincia a cercare le coordinate dei russi. A questo punto Alicia è spaventata dal suo comportamento, ma Nash riesce finalmente a capire la sua situazione e decide di curarsi. Tornando al campus di Princeton incontra il suo vecchio amico/rivale, che decide di riammetterlo alla facoltà. In questo modo Nash ottiene poi una cattedra e diventa insegnante a Princeton. Nel 1994 viene poi insignito del Premio Nobel in economia.


I presagi della malattia di Nash


Nel film ci sono alcuni segnali che ci fanno percepire la natura dei personaggi frutto solo delle allucinazioni del matematico. Nella scena con la nipotina di Charles, infatti, la bambina corre in mezzo ai piccioni, che però non scappano mai. È risaputo che quando si corra vicino a questi volatili, essi immediatamente si spostino o volino via. Nel film però non è così. È proprio questo uno dei presagi della malattia di John. Non essendo reale la bambina, i piccioni non la vedono e non ne hanno, quindi, paura. Inoltre tutte le apparizioni di Charles vengono preannunciate dal medesimo effetto sonoro. Nash soffriva anche di allucinazione auditive e questo ci preannuncia fin dall'inizio la matrice irreale dell'amico.


A conclusione dell'articolo puoi ascoltare la prima puntata della prima stagione di Babele Siamo Noi a tema interferenze. Proprio in questa puntata abbiamo parlato del film "A beautiful mind", sottolineando il rapporto distaccato di Nash con il resto del mondo. Se non hai visto il film, è necessario che tu rimedi. Questa pellicola riesce a cambiare la tua percezione del mondo in sole due ore e un quarto. Buona visione!



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