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Itaca-radiodramma all'italiana

  • Immagine del redattore: Mattia Lisa
    Mattia Lisa
  • 5 dic 2022
  • Tempo di lettura: 4 min

INEDITo è la parola chiave con cui VOGLIAMO inaugurare LA nuova rubrica "itaca". in questo lungo viaggio vi PORTEREMO alla scoperta di artisti, eventi e luoghi esclusivi che in prima persona VIVIAMO... DAI, partiamo!


Scenografia "Igiene dell'assassino", Teatro Gerolamo (Milano)
DI: Nicoletta Totaro

La sera del 12 novembre mi sono trovata a vivere un'esperienza che definirei inedita, per l'appunto. Sì, perchè il regista e conduttore radiofonico Sergio Ferrentino è l’unico in Italia a proporre sui palchi teatrali un genere tipico del canale radio culturale del primo ‘900, il radiodramma.


Sergio Ferrentino adatta a questa forma drammaturgica il primo romanzo di Amélie Nothomb “Igiene dell’assassino” del 1992, un mix tra giallo e trattato di psicologia. Ci riporta indietro nel tempo in un cupo appartamento dove un affermato scrittore vive in solitudine. Il suo nome è Tach Pretéxtax, ha 83 anni, un premio Nobel per la letteratura e un cancro alle cartilagini. Gli restano pochi mesi, giorni, o forse ore per questo decide di rilasciare alcune interviste a soli tre giornalisti. Tra costoro si instaura una sfida per accaparrarsi l’intervista migliore, ma ben presto il vecchio si rivela molto più cinico, misantropo e becero di quanto non emergesse già dai suoi libri. Alle domande dei primi due giornalisti Tach non fa altro che rispondere con insulti, battute sarcastiche e sessiste, fino all’umiliazione. Si prende sadicamente gioco di loro, annichilendoli sul piano personale e professionale. Infine, ad andare nella tana dello spietato lupo bianco, tocca a una giovane giornalista determinata a scoprire quale segreto nasconde. Fan attenta e “presuntuosa” del premiato autore, ha letto tutti i suoi romanzi, ma qualcosa non torna: perché così tanta misoginia?

Il passato e la vita privata dello scrittore sono completamente ignoti, eppure lei è certa che qualcosa durante la sua infanzia lo ha segnato. Una mamma assente? Un amore proibito? Non corrisposto? O un amore fatto di tradimenti?

Ecco che l’intervista si trasforma in un interrogatorio di polizia per scovare l’assassino di un delitto irrisolto, proprio come il suo ultimo romanzo di ventiquattro anni fa. Lei gli tiene testa e lo raggira fino alla confessione. Ma si innesca tra i due uno strano contatto, ai limiti della razionalità umana.


SERGIO FERRENTINO, L’ORSON WELLES DEL NOSTRO TEMPO

In Italia il radiodramma è firmato Sergio Ferrentino, che possiamo definire l’Orson Welles contemporaneo. (Per fortuna la sera del 12 novembre Ferrentino non ha voluto farci macabri scherzi come Welles fece la notte del 30 ottobre 1938, riadattando a radiodramma il romanzo “La guerra dei due mondi” nel suo programma “The Mercury Theatre on the air”).

Ferrentino propone a teatro questa riscrittura del romanzo di Nothomb, dando vita a un progetto artistico prezioso. Quale momento migliore per portare in scena un’opera che riflette su temi quali individualismo, salute mentale, abuso e violenza cieca contro il genere femminile.

Voce storica di Radio Popolare e fondatore della casa di produzione Fonderia Mercury nel 2011 (il nome è proprio un omaggio a Welles), da anni realizza originali connubi artistici di romanzo, radio e letteratura, come “E Johnny prese il fucile”, “Olimpicamente”, “Svergognando la morte”.

Ci dimostra che il dramma è innanzitutto da ascoltare e vivere, poi da immaginare, solo infine da vedere.


IN COSA CONSISTE L’ESPERIENZA DEL RADIODRAMMA A TEATRO?

Ciò che nella linea produttiva di Ferrentino si distingue rispetto ai radiodrammi novecenteschi pensati e prodotti per la radio, è proprio la scelta di far assistere gli ascoltatori al "backstage".

Gli attori non indossano costumi stravaganti o maschere, il vero protagonista sul palco è lo strano microfono binaurale dalla forma di testa umana. Il colore dominante della scenografia e dei costumi è il nero dell’impurità, del cupo e del mistero.

Un’altra peculiarità che rende inedita questa esperienza sono le radio-cuffie fornite a ciascun spettatore, il quale diventa ascoltatore. Entra in uno spazio tridimensionale, avvolto da suoni, musiche originali ed effetti speciali molto asmr. La voce diventa immagine, il palco uno studio radio fonico dove gli attori si muovono in funzione del microfono e della parola, accompagnati da un leggio.

Per non parlare poi del tocco geniale di andare in scena nel piccolo e storico Teatro Gerolamo, spazio bomboniera alle spalle del Duomo.


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Prima di iniziare, un simpatico incipit recita:

Lo strano oggetto a forma di testa che vedete sul palco è un microfono binaurale. Coglie suoni a 360°, tutti i suoni. Per questo vi chiediamo di aiutarci nella registrazione spegnendo cellulari, iPad, iPod, ebook, email, sms, Facebook, Twitter. Non scattate foto con o senza flash. Vi invitiamo a non applaudire, non ridere, non tossire, in particolare, vi preghiamo, non muovetevi sulla sedia. Buon ascolto!

Vuoi vivere un'esperienza simile anche se non sei fisicamente a Teatro Gerolamo? ASCOLTA QUI L'IGIENE DELL'ASSASSINO!

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