Babele Siamo Noi 4x05 - Il violino
- Mattia Lisa
- 8 dic 2022
- Tempo di lettura: 3 min
Per la quinta puntata di Babele Siamo Noi facciamo un tuffo nel XVI secolo ripercorrendo tutta la storia del violino. Ovviamente non mancheranno gli approfondimenti tipici in stile Babele Siamo Noi.

Di: Sara Cantaluppi
La quinta puntata di Babele Siamo Noi è a tema violino. Indagando la storia di questo magnifico strumento, siamo partiti dal XVI secolo. Infatti è proprio questa l'epoca della sua nascita. I primi esemplari erano probabilmente solo un'evoluzione di strumenti ad arco già preesistenti. Questi erano costruiti in "famiglie" con 3 taglie diverse di strumenti, corrispondenti a soprano, contralto o tenore e basso. Il violino si diffonde durante il medesimo periodo in tutta Europa, lasciando supporre che fosse lo strumento usato da musicisti nomadi. In Italia, tuttavia, assume ben presto un carattere nobile, diventando fondamentale nelle corti e nelle chiese. I principali centri della diffusione del violino in Europa sono stati: la Francia, i Paesi Bassi, la Germania e la città di Praga. In Italia, invece, ricordiamo tra i tanti Cremona (la città dei liutai) e Brescia.
I musicisti diventati famosi per le loro doti violinistiche sono numerosi. Tra questi non possiamo non citare Paganini. Si dice che continuasse a suonare anche quando le corde del suo violino si spezzavano. Egli era sicuramente una figura particolare, istrionica e anticonformista. È diventato famoso anche per la sua celebre frase:
"Paganini non ripete!"
Infatti l'artista spesso si esibiva improvvisando, e quindi, vien da sé, non poteva ripetere il brano appena interpretato esattamente uguale.
Un altra celebre figura italiana legata al mondo violinistico è Stradivari. In tanti avrete sentito parlare dei suoi fantastici violini, che sembrano avere un suono perfetto e irriproducibile. Egli era un liutaio e realizzò circa 500 esemplari, che ad oggi valgono milioni di dollari e devono viaggiare sotto scorta. Anche il sopracitato Paganini possedeva un autentico violino Stradivari.
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All'interno della puntata troverete un piccolo excursus sul progetto “Metamorfosi”, promosso dalla Onlus Casa dello Spirito e delle Arti. Questo consiste nel recupero del legno delle barche dei profughi per ricavare degli strumenti musicali. A ricavare gli strumenti da questi pezzi di legno sono i detenuti del carcere di Milano Opera. Essi diventano veri e propri simboli del dramma dell’immigrazione. Il primo violino realizzato in questo modo è stato chiamato “Violino del Mare”. Per completarlo ci sono voluti due mesi e mezzo. Il Ministero dell’Interno ha affidato alla Onlus dieci barconi che nei mesi scorsi sono arrivati a Lampedusa. L’intenzione è quella di comporre altri strumenti allo stesso modo per comporre "L’Orchestra del Mare". Tutto ciò può essere visto alla luce della doppia faccia dell'uomo: distruggere/guerra e ricostruire/nuova vita.

Un violino tutto italiano
Dopo aver approfondito alcune opere letterarie legate al violino, ci siamo concentrati sull'arte cinematografica. Una delle pellicole selezionate è stata "Il maestro di violino", un film uscito nel 1976 con Domenico Modugno e girato a L’Aquila. È ambientato nel Conservatorio Morlacchi di Perugia. Qui insegna violino il maestro Giovanni Russo, un maestro molto amato, ma con un passato infelice. La sua sensibilità e riservatezza gli attirano l'ammirazione dei maschi e l'affetto delle femmine. Laura, figlia di una mecenate del conservatorio. Si scopre così che Giovanni Russo (impersonato da Modugno) è stato istruito da un violinista ebreo. È poi divenuto un celebre concertista sotto il nome di Joe Russo. Infine ha abbandonato l'arte quando è morta alcoolizzata la moglie Jene. Pressato dalle aristocrazie, Russo scompare dall'Italia e riprende l'attività a Londra. Ma Laura, la giovane contessina innamorata, lo raggiunge e fa di tutto per non perderlo, dopo la fuga dall'ambiente aristocratico che lo ha respinto.
La colonna sonora del film è stata scritta da Pippo Caruso e le parole sono di Domenico Modugno, che nella pellicola ha interpretato il maestro.
Per scoprire qualche chicca in più sul violino, vi invitiamo ad ascoltare la quinta puntata della quarta stagione di Babele Siamo Noi! Buon ascolto e buona musica.
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