Cinema dalla A alla Z: E come Elf - un elfo di nome Buddy
- Mattia Lisa
- 22 nov 2022
- Tempo di lettura: 3 min
Aggiornamento: 3 mag 2023
Un umano cresciuto con gli elfi e convinto di essere come loro è il soggetto di questa magica commedia natalizia del 2003 e firmata Jon Favreau.
Di: Sara Cantaluppi
Dal 2003, anno di uscita di "Elf - Un elfo di nome Buddy", le nostre feste natalizie sono più dolci e divertenti. Per lo meno, questo discorso è sicuramente applicabile a me. Da quando ho 4 anni, infatti, non c'è Natale in cui io non guardi questo film. Spesso da piccola mi capitava di vederlo anche in pieno agosto. Quella di Elf è un'atmosfera magica, che lascia incantanti i più piccoli e che affascina anche i più grandi.
La trama
Buddy (Will Ferrell) è un neonato che vive in un orfanotrofio. Suo papà, Walter Hobbs (James Caan), non sa della sua esistenza e sua mamma è purtroppo morta dopo il parto. Durante la notte del 24 dicembre, il pargoletto si intrufola nel sacco di Babbo Natale, venuto a portare i doni ai bimbi. In men che non si dica, Buddy si ritrova a vivere al polo Nord insieme a Papà Elfo. Solo a 30 anni scoprirà la verità: lui non è un elfo. Dopo lo shock iniziale, il non-elfo deciderà di intraprendere un viaggio (a piedi) fino a New York per ritrovare suo padre. E come possiamo immaginarci, nella Grande Mela tante sono le cose a cui lui non è abituato. Una fra tutte: attraversare sulle strisce pedonali.
Leggi anche:
Buddy in ogni caso riuscirà a trovare Walter, che lavora nell'altissimo Empire State Building. Purtroppo l'uomo è sulla lista dei cattivi e il rapporto tra i due, per lo meno all'inizio, non sarà dei più idilliaci. Le loro differenze li porteranno ad una rottura durante la notte del 24 dicembre, quando Buddy scapperà. Ma proprio quando esce di casa avvista nel cielo la slitta di Babbo Natale precipitare. Purtroppo lo spirito natalizio con cui è potenziata la slitta non è più sufficiente. Il protagonista a questo punto corre a Central Park e si ricongiunge con il suo amico Babbo Natale, gli sistema la slitta e riparte insieme a lui. Il film si conclude sulle note di "Santa Claus is coming to town" cantata da alcuni cittadini di New York.
Cosa rende Elf un film speciale?
Ciò che rende il film ancora più magico sono sicuramente le curiosità legate alla sua realizzazione. Nella prima scena girata nella Grande Mela, Buddy cammina all'interno del Lincoln Tunnel. Quest'uomo vestito in calzamaglia gialla ha destato parecchio stupore tra gli automobilisti, creando anche diversi incidenti. Per fortuna questi non sono stati gravi.
Un'altra scena da citare, è quella in cui Buddy e suo padre sono dal medico. Egli deve fargli alcuni esami del sangue per capire se il giovane è effettivamente il figlio di Walter. Ad interpretare il dottore è Jon Favreau, regista della pellicola. Siamo di fronte dunque ad una sorta di cameo da parte del film-maker.
Inoltre in diverse scene è sottolineata la differenza di altezza e di struttura corporea tra gli elfi e Buddy. Questa è data da alcune illusioni di prospettiva. Ad esempio Will Ferrell non si siede mai veramente in braccio all'attore di Papà elfo. Infatti egli siede sempre su un'asse posta molto più avanti rispetto al padre. Le gambe che vediamo muoversi soffrendo per il peso del figlio sono in realtà quelle di un bambino poste sotto all'asse.
Gli attori e le loro antipatie
È risaputo che James Caan, che interpreta il padre di Buddy, mal sopportasse Will Ferrell. Per questo motivo quest'ultimo spesso si divertiva a dargli fastidio. In alcune delle scene, addirittura, le reazioni estenuate e maleducate di Caan sono del tutto naturali, e non scritturate. Ad esempio, quando Walter tira fuori di prigione Buddy, lo scaglia con le spalle al muro in un attacco di rabbia. Questo gesto non era presente nel copione, ed è stata una semplice reazione stizzita dell'attore. Ancora, mentre il padre rimbocca le coperte a Buddy, il figlio lo tira a sé per fargli il solletico. La reazione di Caan è anche qui del tutto spontanea.
Per qualcuno siamo forse in anticipo, per altri siamo sicuramente in ritardo. In ogni caso, ci teniamo con questo articolo ad augurarvi un Buon Natale e un magico periodo natalizio. Sappiamo che di questi tempi è complicato godersi le feste, e speriamo che questo film vi possa portare un po' di allegria. E ricordate che, come insegna "Elf - un elfo di nome Buddy":
"Se nel mondo vuoi portare l'allegria del Natale, più forte che puoi devi cantare!"
Comments