Extraliscio: alle nuvole piace cambiare
- Mattia Lisa
- 6 mag 2022
- Tempo di lettura: 5 min
Aggiornamento: 3 mag 2023
In occasione dell'uscita del nuovo album Romantic Robot degli Extraliscio, abbiamo parlato insieme a Mirco Mariani. Ecco quello che ci ha detto.
Di: Sara Cantaluppi
Qualche giorno fa ho avuto l'onore di intervistare Mirco Mariani, l'eclettica voce della band da balera Extraliscio. Io eravamo un po' agitati, ma Mirco mi ha subito messa a mio agio, tra battute, sorrisi e tanta energia. È stata un'intervista molto densa e con tanti spunti di riflessione insoliti e nati da una grande spontaneità dell'artista. Dopo alcuni convenevoli vari e presentazioni di vario genere, è iniziata la nostra intervista.
Per prima cosa Mirco ha iniziato parlandoci della sua nomea come "scienziato pazzo dei suoni". Ci ha, infatti, detto che ha iniziato a fare musica a 16 anni con un ingaggio come musicista a Cesenatico. Con il primo guadagno ha comprato subito nuovi strumenti. Questo perché Mirco ha una grande passione: ricercare e far incontrare suoni completamente diversi tra loro. E che spesso non si sono mai nemmeno incontrati prima.
"Infatti dietro ad Extraliscio c'è una grande ricerca di suoni. Soprattutto con l'album nuovo abbiamo cercato di accostare suoni diversi e nuovi. Anche dietro al nuovo CD c’è una smania e voglia di esplorare su mondi bui e invisibili"
Marco possiede poi una vasta collezione di strumenti molto rari. Tra questi c'è uno dei primi sintetizzatori con una tastiera molto piccola in legno. Lo ha scovato all'interno di un container di mobili antichi perché lo avevano scambiato per un comodino.
Collezione di strumenti: ha strumenti molto rari come il dioline: primo sintetizzatore. tastiera molto piccolo di legno; era in un container di mobili antichi e pensavano fosse un comodino. Inventato in Francia per simulare strumenti acustici (violino, clarinetto).
Il nuovo album: Romantic Robot
Mirco e gli Extraliscio si definiscono come un progetto bipolare e fuori moda, e tutto ciò ritornerà ancora di più con Romantic Robot. È stato registrato pochissimo tempo fa, ed ha avuto una gestazione velocissima. C'è anche tanta innovazione, però all'interno del nuovo album. La loro mentore, Elisabetta Sgarbi, aveva organizzato insieme all'entourage una registrazione del CD insieme ad un orchestra sinfonica. Era stato preparato, quindi, uno studio mobile per poter andare a registrare in un teatro. Il Maestro Roberto Molinelli aveva scritto le partiture per quarantasei elementi d'orchestra.
"Poi però sono andato a letto, e quando mi sono svegliato non volevo più andare in studio a registrare. L'orchestra era perfetta, ma io volevo rovesciare la registrazione e il progetto. Così siamo stati accompagnati da un'orchestra digitale. Ora ho quarantasei persone bolognesi, praticamente mezza città, che mi odia"
L'orchestra digitale degli Extraliscio è formata da piccoli omini invisibili in un computer, il cui direttore è un robot. Ciononostante, non verranno sempre accompagnati da questo tipo di musicisti durante i loro live. Infatti, avendo fatto questi due concerti bellissimi, ad Elisabetta si è accesa la scintilla. L'idea infatti è quella di fare anche alcuni concerti insieme ad un'orchestra sinfonica: unire l’innovatività con il classico. Durante gli eventi ci saranno anche alcuni ospiti speciali, come il Trautonium. Quest'ultimo è un sintetizzatore elettronico inventato nel 1930. I loro live ci riserveranno quindi atmosfere sempre diverse e inaspettate.
ALLA RICERCA DI UN NUOVO SOUND
Mirco ci ha confidato che Romantic Robot si discosta dalle sonorità dei loro lavori precedenti. Anni fa, lui chiamò il compositore Detto Mariano, perché, secondo Mirco, era il numero uno. Era un uomo all'avanguardia, come testimonia la direzione di Svalutation di Adriano Celentano. Un uomo scartolato, come ci dice lui in bolognese.
Durante l'incontro, Detto Mariano ha affermato di odiare profondamente il liscio. Infatti in un momento di composizione di una colonna sonora, è stato disturbato da un'orchestra di liscio. Pur di concentrarsi, Detto è stato obbligato a chiudere ermeticamente tutte le finestre, altrimenti si sarebbe distratto troppo.
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Il compositore aveva un grande sogno riguardante gli Extraliscio: fare un disco in stile anni ‘60. Questo includeva quindi uno studio, un'orchestra dal vivo, ed un direttore. Dopo che i due hanno preso confidenza, si erano messi d’accordo che avrebbero iniziato a pensare alla stesura dell'opera. Purtroppo Detto ci ha lasciati a causa del Covid, ma la band ha voluto comunque percorrere la strada suggeritagli dal compositore.
Ed è per questo che il disco è diverso: c’è qualcosa di involontario. Soprattutto perché Mirco non arrangia mai i brani prima di registrare. Il sound viene deciso al momento dall’umore e dalla giornata e dall'improvvisazione.
È così: cantano gli Extraliscio insieme a Luca Barbarossa
Dalla collaborazione tra gli Extraliscio e Luca Barbarossa nasce "È così".
"Extraliscio non è solo ballo e allegria, anche se sono fondamentali. Dietro c'è una profonda e accurata ricerca del suono, usando ad esempio strumenti rari. E Luca è stato uno dei primi a capire questa cosa per noi fondamentale."
Luca si è, quindi, appassionato alla band, ai loro suoni. Poi li ha invitato a Radio 2, e, successivamente, hanno deciso di fare qualcosa insieme. Luca aveva un brano perfetto già pronto, e allo stesso tempo era ora per la band di fare un altro disco. Tutto si incastrava alla perfezione, e in questo modo è nata È così. La spontaneità, dunque, è al centro di questo brano e, sicuramente, anche dell'album Romantic Robot.
IL REGALO DI TONY RENIS
Oltre al brano con Luca Barbarossa, nel nuovo CD c'è anche una cover di un brano famosissimo: Non dire mai goodbye. Il brano appartiene a Tony Renis, autore anche della super cantata Quando quando quando. Secondo Tony, gli Extraliscio fanno musica come ai suoi tempi, ovvero come si faceva negli anni '60. Da ciò è nato il desiderio del cantante di risentire il suo brano riarrangiato in chiave moderna. Sempre, però, mantenendo le caratteristiche anni '60.
È stato Renis personalmente a dare una delle sue canzoni alla band. Per la scelta ne aveva inviate addirittura due. Ciononostante, quando Mirco ha visto lo spezzone con Ugo Tognazzi che chiama in scena Tony Renis, ha deciso di scegliere Non dire mai goodbye. Se la sentiva anche nelle sue corde. Ha inviato la canzone anche in altre versioni, ma non voleva essere influenzato.
"Io mi immaginavo un night dove ci si incontrava, con un'orchestra in stile Titanic. Allora è uscito questo arrangiamento morbido e solare, dove Tony ha interagito tanto con l’arrangiamento."
Mirco, solitamente, non usa mai la fisarmonica, ma Tony è stato chiaro: doveva usarla. Ma Mirco, da grande appassionato di strumenti, ha usato il mellotron. Pur usando uno strumento diverso è riuscito a mantenere sempre l'atmosfera degli anni Sessanta. Infatti il mellotron è uno strumento musicale a tastiera, divenuto popolare tra la fine degli anni sessanta e la prima metà degli anni settanta
SOGNANDO LE NUVOLE
Secondo Mirco il brano Le nuvole è quello che rappresenta meglio il nuovo album degli Extraliscio. Questo brano è fondamentale: per la prima volta si fondono due mondi importanti per il cantante: la Romagna e la Norvegia. Lui, infatti, ha anche una forte passione per il mondo del Nord. In particolare ama il tango finlandese, meno noto di quello argentino, e che risulta essere più baritonale.
Le nuvole sono un importante simbolo dai mille significati. Ci si può nascondere dietro, si gioca... Sono, insomma, un immaginario forte. Da qui, dalla Terra, le nuvole sembrano solide e strutturate, invece poi no, ci si passa attraverso.
Ed esse sono libere di disegnare quello che vogliono, proprio come la musica: entrambe sono libere! Si trasformano e si dilatano. E le nuvole sono anche la metafora di tutta la loro musica. I brani durante i live possono subire modifiche, allungarsi o accorciarsi, sempre in base all'atmosfera e alla giornata. Spesso i loro brani partono come lupo e arrivano come gatto.
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