"The Rescue": il racconto del salvataggio più emozionante del 2018 al cinema per tre giorni
- Mattia Lisa
- 17 mag 2022
- Tempo di lettura: 2 min
Aggiornamento: 3 mag 2023
Il film documentario del 2021, sarà nelle sale il 16, 17 e 18 maggio.
Di: Ester Belladelli
Nell’estate del 2018, aprendo un giornale qualsiasi, sarà capitato a molti di leggere una notizia abbastanza impressionante. Luogo teatro degli avvenimenti la Thailandia, più precisamente, la grotta di Tham Luang. Infatti, il 23 giugno di quattro anni fa, dodici ragazzi di età comprese fra 11 e 17 anni e un uomo di 25 sono rimasti bloccati proprio lì. La squadra di calcio Moo Pa e il loro allenatore non immaginavano che quell’escursione si sarebbe trasformata nelle due settimane più lunghe della loro vita.
La Thailandia è nota per il suo clima tropicale e giugno cade proprio nel periodo dei monsoni. Per questo, a causa dell’acqua entrata nella grotta, le autorità dedicate alle ricerche del gruppo non sono riuscite a contattare i dispersi per un’intera settimana.
Le operazioni di salvataggio che ne sono conseguite sono divenute un vero e proprio intervento di massa, con una copertura mediatica globale e un grandissimo interesse pubblico.
Questo incredibile salvataggio, al quale hanno preso parte più di mille persone, è raccontato nel coinvolgente film-documentario “The Rescue”, del 2021.
Diretto e prodotto da E. Chai Vasarhelyi e Jimmy Chin, già vincitori del premio Oscar come miglior documentario per “Free Solo” nel 2018 il film sarà distribuito nelle sale italiane con Wanted Cinema il 16,17 e 18 maggio.
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Nel film, grazie ad interviste esclusive e una grandissima ricchezza di materiale inedito, sono ripercorsi tutti gli sforzi dei Navy Seal Thailandesi e delle US Special Forces in questa eroica impresa, mettendo al centro l’umanità.
Citando Vasarhelyi e Chin: “I nostri film cercano sempre di esaminare questioni che trascendono il loro argomento. “The Rescue” parla di un salvataggio impossibile, ma in realtà parla di responsabilità morale. Quando abbiamo le capacità per salvare qualcuno, ci assumiamo l'onere di farlo anche se mettiamo a rischio noi stessi? È una storia sull'umanità comune che ci unisce.”
Inoltre, realizzare il film, tra pandemia e difficoltà tecniche per reperire il materiale, è stata un’impresa in sé. Il risultato, però, ne vale sicuramente la pena, e sul grande schermo ancora di più.
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